A immagine di Dio

26E Dio disse: “Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra”.

27Dio creò l’uomo a sua immagine;
a immagine di Dio lo creò;
maschio e femmina li creò.
(Genesi 1, 26-27)

Quando nasce un bambino, spesso le persone fanno a gara per trovare le somiglianze tra i tratti fisici del piccolo e quelli dei genitori o dei parenti; ma un neonato cambia volto rapidamente e spesso sembra non somigliare a nessuno in particolare. Si fa fatica a distinguere un bambino da un altro quando stanno tutti insieme nella nursery dell’ospedale, ecco perché essi hanno al polso un braccialetto che li associa alla mamma, affinché non vengano scambiati. Un neonato è sicuramente immagine della specie umana, ma non è immediatamente a somiglianza dei suoi genitori. Man mano che egli cresce, le analogie saranno sempre più evidenti e, a quel punto, sarà facile capire di chi sia effettivamente figlio.

L’uomo è insitamente ad immagine di Dio, poiché possiede delle caratteristiche che lo distinguono dagli animali, come il libero arbitrio, la capacità di relazionarsi tramite il linguaggio e di pensare concetti astratti (ad esempio l’infinito). Ogni umano è creato ad immagine di Dio, ma… possiamo dire che tutti Gli somigliano? La somiglianza è frutto della crescita nello Spirito, e non può avvenire se non si è prima rigenerati dall’alto.