Catechesi – IL SIGNORE DIRIGE I CUORI, MA RISPETTA LE SCELTE

“Assalonne e tutti gli Israeliti dissero: “Il consiglio di Cusài l’Archita è migliore di quello di Achitòfel”. Il Signore aveva stabilito di mandare a vuoto il saggio consiglio di Achitòfel per far cadere la sciagura su Assalonne.”  (2 Samuele 17,14)

  • Il contesto di questo versetto è importante per capirne il senso. Assalonne, figlio di Davide, ha usurpato il trono del padre illegittimamente, tramite una sobillazione. Si è fatto re da solo, con l’aiuto di alcuni consiglieri, e si è preso tutto ciò che appartiene a Davide, concubine comprese (2 Sam 16, 22).
  • Davide è costretto a fuggire dalla sua casa per salvarsi la vita, perché suo figlio lo vuole uccidere. Ha con sé solo pochi uomini fidati. La sua situazione è molto diversa da quando divenne re, riconosciuto ed amato dal suo popolo. Del resto, fu proprio il Signore a mandare Samuele perché ungesse Davide come re.
  • E allora cosa sta succedendo?
  • Il punto da ricordare è che Dio tiene le fila della storia, anche di quella personale di ognuno di noi. Dio non aveva perso il controllo della situazione, ma stava finemente lavorando nella vita di Davide, di Assalonne, e di ogni altra persona coinvolta.
  • Di fatto, questa storia ci insegna che le conseguenze delle nostre scelte sbagliate sono pesanti e che ricadono non solo su di noi ma su tutti quelli che abbiamo accanto.
  • Ecco perché si dice che il peccato ha sempre un risvolto collettivo. Anche se ci riesce difficile pensare che certe cose dette o fatte nel segreto possano avere poi dei riscontri…
  • Davide aveva peccato grandemente. Aveva sedotto e messo incinta la moglie di un suo soldato, aveva cercato di ingannare il malcapitato facendo passare il figlio come suo senza riuscirci, infine lo manda sul fronte a combattere nel luogo più pericoloso, dove il soldato trova la morte.
  • Menzogna chiama menzogna. Per coprire un peccato si finisce sempre per farne uno peggiore. Ecco perché Dio ci cerca subito, vuole ripulirci al più presto, prima che il peccato si sedimenti e ingigantisca a macchia d’olio…
  • Davide sta pagando le conseguenze delle sue scelte sbagliate. E’ stato perdonato da Dio (2 Sam 12), ma la pena annunciatagli dal profeta Natan è che la spada non si allontanerà mai dalla sua casa.
  • E infatti il figlio del peccato muore, e non passano molti anni prima che un altro figlio stupri una sorellastra, che il figlio Assalonne uccida lo stupratore, e che lo stesso Assalonne insorga contro suo padre per destituirlo, unendosi poi con le sue mogli!
  • Insomma, un guaio dietro un altro. Del resto Natan lo aveva profetizzato. Ma vista così sembra quasi che i figli di Davide siano marionette di un copione scritto. E invece non è mai così, perché ognuno è libero di fare le proprie scelte!
  • Assalonne fa tutta una serie di scelte sbagliate. Serba rancore contro il fratellastro stupratore, e lo uccide. Si accattiva con l’inganno il popolo ed insorge contro il re suo padre. Si unisce alle concubine di suo padre violando uno dei comandamenti della legge.
  • Fa meraviglia poi che anche Assalonne sia destinato alla sconfitta e quindi alla morte?
  • Il versetto di riferimento ci dice che “il Signore aveva stabilito […] per far cadere la sciagura su Assalonne”.
  • Questo è il punto misterioso in cui si intrecciano la sovrana volontà di Dio e la libera scelta umana. Il Signore dirige i cuori… ma rispetta le scelte.
  • Perché il Signore aveva decretato la sciagura per Assalonne? Ricordiamoci che in Lui giustizia e misericordia vivono entrambe.
  • Assalonne stava andando, per giustizia, incontro alle conseguenze delle sue scelte errate; ma spesso sono le tragedie della nostra vita che ci spingono verso la misericordia di Dio per la conversione della nostra anima!
  • Non solo. Le prove di coloro che ci stanno accanto servono anche a noi, perché ci mettono di fronte a delle scelte: come reagiremo nei loro confronti?
  • I pesi di peccato che ci portiamo dietro spesso sono senza nostra colpa: è il peccato originale, collettivo, ereditario. Poi ovviamente c’è il peccato personale, da noi commesso.
  • Gesù sulla croce ci libera da tutti i nostri peccati, anche da quelli per cui non abbiamo responsabilità personale.
  • Ma è proprio su quelli personali che si esercita la nostra responsabilità e il nostro libero arbitrio! Non possiamo incolpare nessuno per una nostra scelta sbagliata. Tuttavia, se cadiamo, abbiamo un avvocato presso il Padre (1 Gv 2,1).
  • E ricordiamo: il nostro peccato personale di oggi potrebbe diventare un fardello ereditario sulle spalle della nostra discendenza…