Catechesi – SCEGLIERE I PENSIERI

“In conclusione, fratelli, tutto quello che è vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato, quello che è virtù e merita lode, tutto questo sia oggetto dei vostri pensieri.”  (Filippesi 4, 8)

  • Paolo sta rassicurando i credenti di Filippi, ben sapendo che quello che più può turbare la serenità non sono tanto le circostanze quanto i pensieri.
  • Non è un caso che la mente sia il campo di battaglia tra Dio che vive in noi e il nemico.
  • In realtà, la battaglia è già vinta perché Gesù ha già sconfitto la morte, satana e il peccato. Se prendiamo consapevolezza di questo, non potremo subire sconfitte!
  • Gesù non è mai sconfitto: lo siamo noi, quando assecondiamo i pensieri del maligno e gli facciamo spazio nella nostra mente. Così facendo, gli permettiamo di costruire delle fortezze, degli avamposti che lui può sfruttare a suo piacimento.
  • Non scoraggiamoci però: anche se il nemico ha preso possesso di aree della nostra mente, possiamo scacciarlo. Ma non con training autogeni, autoconvincimenti, sistemi psicologici: solo con il Nome di Gesù!
  • Impariamo a scacciare, cioè a combattere in Cristo, per essere liberi!
  • Quando abbiamo un problema, non ha senso lamentarsi. Paolo invita ad esporre tutto al Signore (v. 6), presentandogli ogni necessità in preghiera, con fiducia.
  • Condividere i nostri problemi con i fratelli è utile, ma solo se da ciò ne scaturisce la preghiera. Altrimenti non ha senso nemmeno gettare sugli altri i propri pesi solo per farsi vittima delle circostanze.
  • Spesso ci sentiamo impotenti come se non avessimo alcun potere sui nostri pensieri, ma questa è una menzogna! Non abbiamo potere di cambiare le situazioni o le persone (e non è nemmeno giusto, perché ognuno deve essere libero)… ma abbiamo potere di scelta sui nostri pensieri!
  • In cosa crediamo? Crediamo davvero nel Dio che cammina sulle acque, seda le tempeste, fa risuscitare i morti? Ne siamo fermamente convinti… o dubitiamo? Se è così, non c’è differenza tra noi e la gente del mondo!

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  • Paolo ci fa un elenco di cose in cui è bene intrattenere la nostra mente:
  • Tutte le cose vere: perché la Verità è Gesù e ogni cosa falsa viene dal demonio;
  • Tutte le cose nobili: il termine è semna cioè degne di rispetto e di onore. Pensieri irrispettosi produrranno azioni irrispettose;
  • Tutte le cose giuste: la giustizia fiorisce nella Verità e nel rispetto, e non va confusa con i giudizio;
  • Tutte le cose pure: il termine è agna, inteso come innocenza, senza colpa;
  • Tutte le cose amabili: la parola è prosfilè, ovvero ciò che spinge all’affetto, all’amicizia;
  • Tutte le cose onorevoli: il termine è eufema, ovvero cose buone da dire.
  • L’elenco si conclude parlando di cose in cui vi è qualche virtù e qualche lode.
  • Tutti questi non sono termini casuali: si tratta di un percorso che porta alla totale libertà in Cristo della nostra mente! Lo scopo è poi quello di agire coerentemente, mostrando frutti degni di conversione (v.9).
  • L’inizio di tutto è la Verità: senza Gesù nessuna libertà è possibile. A ciò segue il rispetto, il comportarsi con giustizia senza favoritismi ma senza giudizi; questo esenta dalla colpa, per non nascondere il proprio peccato e non caricarsi di quello altrui. Infine, la vera amicizia ed affetto nasce da questo percorso, perché tutto è costruito sulla verità. E le cose buone da dire sono la conseguenza di tutto questo, “perché la bocca parla della pienezza del cuore” (Mt 12,34).