Gli idoli

Salmo 115:4,8-9, “I loro idoli sono […] opera delle mani dell’uomo […]. Coloro che li fanno diventano come loro, così come quelli che in essi confidano. O Israele, confida in YHWH!”.

La cosa fondamentale da notare nel testo del Salmo 115 è la frase: “Coloro che li fanno diventano come loro, così come quelli che in essi confidano“. Questa frase ci propone una verità universale riguardo al funzionamento interiore dell’anima umana: siamo progettati in modo da iniziare ad assumere i tratti delle cose in cui confidiamo. Cominciamo ad assomigliare a ciò che veneriamo; ci trasformiamo in ciò di cui facciamo tesoro (e, quindi, di cui ci fidiamo).

Quando situazioni difficili si presentano alla nostra porta, c’è sempre la possibilità – e la tentazione – di fidarsi di qualcosa o qualcuno diverso da YHWH (per esempio del conto in banca, o della rassicurazione che può dare una figura autorevole, o del conforto della statistica, ecc. ecc.). Non è sbagliato in assoluto trarre conforto da queste cose, ma non dovrebbero essere il nostro appoggio più profondo, i nostri “salvatori”, quelli che ci permettono di sospirare di sollievo e trovare riposo. No, il nostro Salvatore e Donatore è YHWH, come lo conosciamo definitivamente in Gesù Cristo.

Per noi obbedire all’incarico del Salmista di “confidare in YHWH“, significa credere a chi Dio si è rivelato essere in Gesù e a chi ci ha fatto essere in Gesù, significa combattere le minacce della paura, le perdite dolorose, il futuro incerto, il tumulto quotidiano della vita, rifugiandosi presso il Sovrano, il Salvatore Gesù Cristo crocifisso e risorto. Mentre facciamo questo — bevendo di nuovo e nutrendoci di nuovo di tutto ciò che Dio è per noi nel suo Figlio — saremo “trasformati nella medesima immagine, di gloria in gloria” (2 Corinzi 3:18).

Fonte: www.fullofeyes.com (https://www.instagram.com/p/CSovx25L0m2/