A CHE GIOCO GIOCHIAMO?

Immaginiamo una scacchiera e delle pedine. C’è una gran voglia di giocare, ma a cosa? A scacchi o a dama? Chissà qual è il gioco migliore o più divertente, certo dobbiamo avere le idee chiare! Non sarebbe certo semplice voler giocare a scacchi, ma avere dalla propria parte le pedine della dama! Cosa fare?

Paragoniamo i due giochi alla vocazione di ciascuno: la prima è la vita di castità e di ricerca del compagno giusto (gioco dalle dama), la seconda è la vita coniugale (gioco degli scacchi). Una persona può aver desiderio di giocare a scacchi, ma è la dama il gioco che si trova davanti. Perché?

L’amore: quanto conta trovare la persona giusta, essere consapevoli di vivere insieme a chi Dio ha scelto per noi, camminare nel sentiero della vita con chi Lui ci ha destinato fin dall’eternità, costruire una santa famiglia, crescere figli benedetti, pregare e vivere la casa come una chiesa domestica.

Santi desideri, non sempre realizzati. Mai quando e come noi lo desideriamo. Perché?

Perché a volte non è il tempo, e forse non siamo neppure pronti. A volte smaniamo per gli scacchi, ma ciò che più si avvicina a noi è il gioco della dama. Più ripetitivo, meno emozionante, più facile. Ma adatto.

La dama può essere un gioioso allenamento, dove possiamo conoscere i nostri limiti, anticipare l’avversario, meditare su di lui, fare discernimento. Magari è il terreno migliore per imparare le mosse principali, per evitare gli errori più banali e per prendere confidenza col campo. Forse, se giocassimo a scacchi, perderemmo la partita più importante miseramente. Forse, anche se non vogliamo e ce ne dispiace, la verità è che non siamo ancora pronti.

Forse è tempo solo di guarire, di guardarsi dentro e di risolvere qualcosa, di avere maturità e sicurezza, di imparare dalle proprie debolezze, di essere umili e pazienti.

Forse è tempo di fidarsi di Dio pienamente: Lui ci conosce e sa cosa è meglio per noi. Non si è immaginato una vita in cui saremmo stati a piangere per qualcosa che non c’è, e se questa attesa ci crea sofferenza, dobbiamo capirne il perché.

Andiamo alla ricerca del nostro Sposo, e Lui ci fornirà tutte le risposte. Chiediamo di Lui e tutto il resto ci sarà dato. Affidiamoci alle Sue cure e Lui ci guarirà. Lo sposo è in cammino, ma forse siamo noi a non essere ancora pronti.

* Baruc 3, 31- 4, 4

31Nessuno conosce la sua via, nessuno pensa al suo sentiero. 32Ma colui che sa tutto, la conosce e l’ha scrutata con l’intelligenza. È lui che nel volger dei tempi ha stabilito la terra e l’ha riempita d’animali; 33lui che invia la luce ed essa va, che la richiama ed essa obbedisce con tremore. 34Le stelle brillano dalle loro vedette e gioiscono; 35egli le chiama e rispondono: “Eccoci!” e brillano di gioia per colui che le ha create. 36Egli è il nostro Dio e nessun altro può essergli paragonato. 37Egli ha scrutato tutta la via della sapienza e ne ha fatto dono a Giacobbe suo servo, a Israele suo diletto. 38Per questo è apparsa sulla terra e ha vissuto fra gli uomini.

1Essa è il libro dei decreti di Dio, è la legge che sussiste nei secoli;
quanti si attengono ad essa avranno la vita, quanti l’abbandonano moriranno. 2Ritorna, Giacobbe, e accoglila, cammina allo splendore della sua luce. 3Non dare ad altri la tua gloria, né i tuoi privilegi a gente straniera. 4Beati noi, o Israele, perché ciò che piace a Dio ci è stato rivelato.