AMARE NELLA GRATUITA’

Spesso i giovani vivono l’amore come appagamento e come bisogno. Non pensano molto alle conseguenze delle loro azioni, si fidano del loro istinto e si lasciano andare. Pensano che amare sia vivere concretamente il loro sentimento, e che nel dimostrare ciò che sentono consista il momento più alto delle loro emozioni.

Ciò è in parte vero, ma talvolta si aggiungono desideri, istinti, sensazioni ed egoismi non compatibili con l’amore verso Dio e verso il prossimo.

Che ci piaccia o no, abbiamo bisogno di essere educati. Abbiamo bisogno di fermarci un attimo e di imparare. Ascoltando Gesù e ricevendo il Suo amore, abbiamo un concreto aiuto per capire come comportarci con chi abbiamo di fronte, come amarlo e rispettarlo.

E spesso ciò non consiste nel dimostrare a braccia aperte i nostri sentimenti, ma nell’amare gratuitamente.

È bello poter avere accanto una persona che ci fa battere il cuore e pensare tra sé e sé: “Io voglio soltanto stargli vicino, senza nulla in cambio”. È bello, soave e benedetto.

Ed estremamente raro, in un mondo dove la prima cosa che si fa appena si prova qualcosa è gettarsi al collo dell’altra persona e provare intanto l’affinità fisica.

Eppure Gesù ci dice che per amare una persona sul serio bisogna conoscerla. Come può avvenire ciò, se già le tappe sono state bruciate e l’idea che ognuno ha dell’altro è influenzata e falsata da emozioni e sintonia sul piano fisico?

Meditiamo insieme l’inizio della seconda lettera di Giovanni. È uno scritto molto corto, ma risulta un valido strumento per riflettere sull’amore e ci aiuta a crescere sulla gratuità del sentimento che proviamo.

* 2 Giovanni 1-4: 1Io, il presbitero, alla Signora eletta e ai suoi figli che amo nella verità, e non io soltanto, ma tutti quelli che hanno conosciuto la verità, 2a causa della verità che dimora in noi e dimorerà con noi in eterno: 3grazia, misericordia e pace siano con noi da parte di Dio Padre e da parte di Gesù Cristo, Figlio del Padre, nella verità e nell’amore.

Verità e Amore sono i due aspetti principali del cammino cristiano. Solo se abbiamo dentro di noi la Verità siamo in grado di amare. Abbiamo ricevuto il Signore in noi, Lui si è radicato nel nostro cuore e adesso sappiamo provare verso gli altri un nuovo sentimento, fondato in Lui, non in noi stessi.

*2 Giovanni 4-6: 4Mi sono molto rallegrato di aver trovato alcuni tuoi figli che camminano nella verità, secondo il comandamento che abbiamo ricevuto dal Padre. 5E ora prego te, Signora, non per darti un comandamento nuovo, ma quello che abbiamo avuto fin dal principio, che ci amiamo gli uni gli altri. 6E in questo sta l’amore: nel camminare secondo i suoi comandamenti. Questo è il comandamento che avete appreso fin dal principio; camminate in esso.

Camminare nella verità, secondo i comandamenti: in questo si realizza l’amore. L’amore è al tempo stesso verità e comandamento. Sembra contradditorio, ma non lo è affatto.

L’Amare non è in se stessi, ma nel Signore. Ecco perché lo si fa nella Verità.

Amare non per avere, ma per ubbidire. Non per dominare, ma per sottomettersi a Dio.

Amare per ricevere: da Dio stesso il Suo amore.

Amare per conoscere e per valutare.

Amare per rinnegare il proprio io e perdersi nell’immensità del Padre.

Amare per crescere e per migliorare.

Siamo tutti in cammino, e la nostra strada in Dio è segnata dalla rinuncia a noi stessi e dall’abbraccio di un Amore che non ci abbandonerà più. Iniziamo il nostro cammino con serenità e sicuri che il Signore ci mostrerà la strada in ogni momento. Non dobbiamo fare nulla, se non seguirlo e imitarlo ogni volta.