CASTITA’ E PUREZZA

Molte volte la vita di castità è pesante da sostenere. Spesso ci sembra di morire, ma non capiamo che proprio allora la vita è più che mai nel nostro cuore.

Morire a se stessi, ai propri desideri, all’iniquità, ai piaceri per il Signore è un gesto con il quale apprendiamo davvero cosa sia la benedetta castità.

Quando è consapevole e completa l’adesione a Dio, nella rinuncia e nella sottomissione, diamo a Lui la più grande dimostrazione di amore. Lui la apprezza moltissimo, perché sa che questo è il massimo della nostra morte e la primizia destinata all’unico, vero amore della nostra vita: Dio stesso.

Capire chi è l’Amore per noi, prima di incontrare quello terreno, è una grazia immensa, che ci permetterà di impostare il rapporto con lo sposo in modo puro e immacolato.

La purezza: non è solo segno di un cuore privo di malizia e giusto, ma è il sigillo di un’appartenenza. È puro chi appartiene a Dio completamente: corpo, anima, mente. È puro chi ha rifiutato l’iniquità per amore e ha consacrato se stesso per il Signore.

Quanta fatica fa un giovane a consacrare il suo corpo a Dio! Eppure da lì si sprigiona un’unzione smisurata che investe la persona stessa e coloro che ama.

La purezza è una forza che agisce e lascia il segno. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.