Catechesi – ORDINE DIVINO

“…cercate piuttosto di adornare l’interno del vostro cuore con un’anima incorruttibile piena di mitezza e di pace: ecco ciò che è prezioso davanti a Dio.” (1 Pietro 3,4)

  • Pietro sta qui parlando specificamente alle mogli. Le invita a stare sottomesse ai propri mariti, a non adornarsi di lustrini e ornamenti ma di curare per prima cosa l’aspetto della loro anima.
  • Eppure nessuno dovrebbe sentirsi escluso dall’invito di questo versetto, il cui valore è universale. Perché, pur se in modo diverso, anche gli uomini potrebbero essere tentati di impiegare il proprio tempo in cose di poco conto, invece che focalizzarsi su quello che è gradito a Dio.
  • Il problema principale infatti non è tanto il cosa si fa: non è certo un male se una moglie si fa bella per il proprio marito, o se un uomo ha degli hobbies o degli interessi. Ma se queste cose prendono tutto il nostro tempo e ci allontanano da Dio, non vanno bene. Il rischio che corriamo è quello di fissare la nostra attenzione su qualcosa che non ha valore duraturo.
  • Inoltre, parlando specificamente alle donne: non ha senso farsi belle fuori se poi ci si comporta in modo sgradevole! Siamo obiettive: è meglio vivere tutti i giorni con una moglie dolce o con una scorbutica?
  • Nei Proverbi, Dio dice che è meglio un piatto di verdura con l’amore che carni succulente con la discordia. Lo stesso vale per l’aspetto della persona, senza cadere nell’eccesso opposto della trascuratezza.
  • Ci si è sempre chiesti perché questo invito alla sottomissione per le mogli destasse così tanto scalpore; oggi ancora di più. Ma se compare nella Scrittura vuol dire che alla base c’è un problema antico, che Dio tiene in modo particolare a risolvere. Perché? Perché è Lui che ha creato la famiglia e Lui solo sa come le cose possono funzionare.
  • Con Dio c’è ordine. Quindi se nella famiglia non vengono rispettati i ruoli, tutto va a rotoli.

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“Cristo (1 ombrello); Marito (2 ombrello)- protegge la famiglia e provvede ad essa; Moglie (3 ombrello) – custodisce figli e casa”

  • Lo scopo di Dio è quello di proteggere (gli ombrelli) non di schiavizzare come molti erroneamente credono.
  • Tutto è nelle mani di Dio ma se qualcosa è sovvertito, le conseguenze sono disastrose per tutti, soprattutto per i più deboli ( i piccoli).
  • È interessante notare che l’invito all’ordine familiare parte sempre con un appello alle mogli. Solo successivamente si chiede ai mariti di fare la loro parte, cioè amare le mogli.
  • Dio sa quali sono i limiti principali di ogni sesso. Per le donne il punto debole è il senso dell’ordine, inteso come gerarchia dei ruoli; per gli uomini il tallone d’Achille è una tendenza ad essere un po’ insensibili nel campo dei sentimenti.
  • Certo, ognuno deve fare la sua parte. Ma se Dio si appella per primo alle donne c’è un motivo! Perché una famiglia può anche reggersi con un marito indifferente; ma si sfascia di sicuro con una moglie ribelle.
  • Il fatto è che Dio prende molto a cuore l’autorità e il rispetto di essa. Se una moglie è ribelle, i due non sono una cosa sola; inoltre la moglie insegnerà ai figli a fare altrettanto.
  • Addirittura la situazione di una moglie ribelle è peggiore rispetto al caso in cui il marito sia ribelle a Dio! Perché Dio promette che onorerà la sottomissione e la perseveranza della moglie riconducendo il marito sulla Via giusta! Mentre per una moglie ribelle non ne deriva che maledizione…
  • Non dobbiamo assolutamente pensare che ciò sia ingiusto, perché Dio non lo è mai. Anzi, dobbiamo considerare questo appello come un grande onore e responsabilità.
  • Del resto, come può un marito fare il capo famiglia se non ha nessuno che si lascia condurre? E da chi, se non dalla moglie, impareranno i figli ad essere sottomessi? Chi sarà il collante affettivo della casa, se non la moglie?