Conoscere è amare

2Ma la scienza gonfia, mentre la carità edifica. Se alcuno crede di sapere qualche cosa, non ha ancora imparato come bisogna sapere. 3Chi invece ama Dio, è da lui conosciuto. (1 Corinti 8, 2-3)

Nella versione italiana di questo versetto, troviamo “scienza” e “conoscenza”: due termini legati tra loro ma sostanzialmente diversi, perché provenienti da due radici verbali latine distinte. Nell’originale greco invece, viene usato un unico verbo, ginosko, che significa conoscere anche in senso carnale (è il verbo usato da Maria nell’annunciazione – “non conosco uomo”). Quindi il senso del brano citato sopra è che essere conosciuti da Dio è molto più importante dell’avere le Sue rivelazioni, e si può essere conosciuti dal Signore solo amandoLo.

I due termini tradotti con “carità” e “ama” fanno riferimento entrambi alla radice greca agape, che significa “amore che si dona”, un amore gratuito e volontario, prescindente dai sentimenti. L’agape è un amore che non chiede niente per sé, ma tutto si dona per il bene dell’altro. Solo Dio ama così e solo Lui può insegnarci a farlo.

L’agape è svuotarsi di sé per essere riempiti di Dio, ed è un paradosso agli occhi umani. Infatti, come sia possibile che donando tutto si diventi poi pieni ed edificati, è un mistero. Ma solo chi si dona e si apre all’Altro può essere da Lui conosciuto; chi rimane chiuso in se stesso non lascia libero accesso né a Dio, né al prossimo.

L’agape edifica, cioè rende stabile e duraturo il cuore di una persona; la conoscenza e le rivelazioni, da sole, non fanno altro che gonfiare. All’apparenza, un cuore gonfio ed un cuore stabile sembrano identici; ma sono le prove che ne rivelano la natura. Basta solo uno spillo per sgonfiare un pallone, mentre ci vogliono molti colpi di mazza per buttare giù un muro!