Cos’è il vero amore

8Buono e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
(Salmo 102/103, 8)

Siamo erroneamente portati a pensare che l’amore sia un sentimento. Certo, l’amore coinvolge anche le nostre sensazioni, ma non si limita ad esse, tant’è vero che Gesù ha lasciato il compito di amarci come un vero e proprio comandamento! Amare, nell’ottica di Dio, è un impegno, non una romanticheria; implica volontà e azione, prima che sentimento.

5Se mi amate, osserverete i miei comandamenti. (Giovanni 14, 5)

Gesù è il nostro Maestro e ci ha mostrato la Via in tutto; ci chiede di amarci gli uni gli altri come Lui ha amato noi. Questo ci spaventa perché pensiamo subito di non esserne capaci! Ma il successo di questo comandamento non risiede in noi, bensì nello Spirito Santo che è in noi. Siamo il corpo di Gesù, Dio è in noi nella persona dello Spirito Santo, quindi Dio è il nostro tutto: la nostra forza, il nostro amore, la nostra giustizia.

La Scrittura indica che ci sono due tipi di amore. Uno è la philìa, un affetto profondo di amicizia, mentre l’altro, l’agape, è il vero amore, che costituisce la natura propria di Dio. Ogni volta che, nel nuovo testamento, si parla dell’amore di Dio, viene sempre usato il termine agape. Noi, come uomini, manifestiamo il nostro amore come philìa, perché ciò è il massimo delle nostre possibilità. Solo chi conosce intimamente Dio può amare come Lui ama, perché ha visto manifestarsi questo amore speciale nella propria vita.

La principale differenza tra philìa e agape è la motivazione con cui l’ amore viene esercitato. Nel caso della philìa, ogni gesto viene fatto per il comune vantaggio, sia della persona che ama, che dell’amato (da questo termine derivano infatti tutte quelle parole che indicano un interesse – es. filantropo, cinofilo). Nell’agape, invece, il vantaggio personale scompare, per lasciare spazio solo al vero bene dell’altro. L’ ”io” di colui che ama muore nel donarsi tutto a favore della persona amata. E’ così che ci ama Dio.