Fonte di vita eterna

14Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte.  (1 Giovanni 3, 14)

Amare gli altri, chiunque essi siano, non significa dare loro il nostro cuore, bensì donare loro l’amore che scaturisce dal nostro cuore direttamente da Dio.

Dio è la Fonte, noi siamo i canali. L’acqua viva non proviene direttamente da noi, ma fluisce attraverso noi. La Fonte è inesauribile, e riversa l’acqua viva in tutti coloro che offrono interamente il proprio cuore a Dio. Gesù sa che i nostri cuori sono spesso feriti, che hanno delle falle, è per questo che prima li ripara e li sostituisce. Solo quando il nostro cuore è pulito e libero da ostacoli può lasciar fluire liberamente e senza ristagni l’amore.

Come una sorgente non smette mai di donare acqua, così il Signore non cessa mai di donarci il Suo amore, per noi e per il nostro prossimo. A volte però avvertiamo che il flusso di questo Amore si interrompe: ciò non dipende mai dalla Fonte, bensì da noi, che abbiamo lasciato otturare nuovamente il canale del nostro cuore. Gli ostacoli che bloccano questo flusso sono di vario tipo, e i danni sono presto evidenti: allontanamento da Dio e mancanze di carità verso noi stessi e verso il prossimo.

Ricordiamoci sempre che siamo solo un canale dell’Amore e non ne siamo la fonte: ogni tentativo di amare con le nostre forze o capacità è solo una vana opera della carne. E’ come se un rubinetto volesse dare acqua corrente senza essere allacciato all’acquedotto!

E’ altresì importante che l’Amore che riceviamo da Dio sia poi donato agli altri: che utilità può avere un rubinetto collegato all’acquedotto ma che non viene mai aperto? L’amore di Dio non può essere tenuto solo per noi o “conservato”, perché marcirebbe, come la manna che alcuni Israeliti volevano tenere per sé come scorta (Esodo 16, 4-20).

10Gesù le rispose: “Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu stesso gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva”. 11Gli disse la donna: “Signore, tu non hai un mezzo per attingere e il pozzo è profondo; da dove hai dunque quest’acqua viva? 12Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede questo pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo gregge?”. 13Rispose Gesù: “Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; 14ma chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna”. (Giovanni 4, 10-14)