La nuova dimora

Luca 8:35, “… quando arrivarono da Gesù, trovarono l’uomo dal quale erano usciti i demoni, seduto ai piedi di Gesù, vestito e sano di mente”.

In Luca 8:27 è decritto che quest’uomo era A) posseduto dai demoni, B) senza vestiti e C) dimorava tra le tombe. Ora lo troviamo C’) seduto ai piedi di Gesù, B’) vestito, e A’) sano di mente. Le tre condizioni sono disposte chiasticamente (ossia a incrocio) intorno all’incontro di quest’uomo con Dio in Cristo (Luca 8:39, “Torna a casa tua e racconta quello che Dio ha fatto per te”).

Le prime tre condizioni descrivono l’esistenza tormentata in cui l’uomo era caduto: la sua mente afflitta dagli spiriti, il suo corpo spogliato e umiliato, e la sua casa strappata via da lui in modo che dimorasse tra le tombe. Eppure, in vista di e – in ultima analisi – tramite la sua morte e risurrezione, mediante la quale è dichiarato veramente Figlio e rivelazione dell’Altissimo Dio (Luca 8:28, “Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio Altissimo?”), Gesù discende attraverso la tempesta e l’abisso per entrare nella tomba di quest’uomo, incontrandolo nella regione della morte tra le tombe, e così lo risuscita alla vita.

Dio in Cristo entra come Sanità nella follia di quest’uomo, come Copertura nella sua nudità e come Dimora vivente nella sua morte senza fissa dimora. Queste cose sono chiarite dalla seconda parte del chiasmo che Luca impiega quando descrive le conseguenze dell’incontro di quest’uomo con Gesù (C’, B’, A’). All’interno della struttura del chiasmo, le modifiche centrali dell’esperienza di quest’uomo sono (C e C’) e riguardano la sua dimora.

Inizialmente ci viene detto che dimorava tra le tombe; poi ci viene detto che lo si trova seduto ai piedi di Gesù. La sua dimora, quindi, passa dalle tombe ai piedi di Cristo. Ora, sedere ai piedi di Cristo significa essere Suo discepolo e ricevere il Suo insegnamento (Luca 10:39, “…Maria, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la Sua Parola”).

Questa immagine suggerisce quindi che la dimora di quest’uomo è diventata il luogo della sottomissione davanti a Gesù come Maestro. Questa sottomissione a Cristo come Maestro e Signore è implicitamente in contrasto con la morte vivente della sua precedente dimora tra le tombe, tanto che sedere ai piedi del Signore diventa immagine della vita spirituale, così come la dimora tra le tombe sta come immagine della morte spirituale.

La vita a cui Gesù ci chiama – la Vera Dimora a cui ci raduna – è il luogo della gioiosa sottomissione davanti a Lui come Maestro, Signore e Dio.

Fonte: www.fullofeyes.com (https://www.instagram.com/p/CPs1D8MlUKH/?hl=it

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