La prima tentazione

1Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio. Egli disse alla donna: “È vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?”. 2Rispose la donna al serpente: “Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, 3ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete”. 4Ma il serpente disse alla donna: “Non morirete affatto! 5Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male”. 6Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiò. (Genesi 3,1-6)

Grave errore: mai dialogare con satana. Metterlo subito a tacere con un “sta scritto”, che equivale a dire: “Dio ha detto”. Fine della conversazione. Eva non avrebbe dovuto mettersi a spiegare, ma semplicemente attaccarsi a ciò che Dio aveva comandato. Adamo ed Eva hanno peccato perché non hanno considerato la volontà di Dio per quello che è: unico e vero cibo da cui dipendere.

Eva, mal suggerita, si mette a guardare esclusivamente l’unico albero che non deve considerare. Concentra la sua attenzione su qualcosa che, erroneamente, pensa possa soddisfare le sue necessità. Giunge alla conclusione che l’albero della conoscenza del bene e del male possa sfamarla, appagarla e renderla saggia. Si tratta di tre bisogni leciti, che il Padre conosce e a cui ha già provveduto! Infatti, se Adamo ed Eva hanno fame, l’intero giardino di Eden è a loro disposizione per nutrirli; se vogliono contemplare la bellezza della natura, tutta la creazione è davanti ai loro occhi; se vogliono crescere in maturità e sapienza, possono conversare con Dio liberamente, da figli!

Satana ha fatto leva su dei bisogni leciti a cui solo Dio può provvedere; li ha tramutati in bramosie e concupiscenze e ha mentito, suggerendo che l’uomo può soddisfarli da sé e rendersi indipendente da Dio.

Adamo ed Eva cadono miseramente nell’inganno e, come conseguenza, vengono condannati a doversi procurare da sé e con fatica il cibo.

17All’uomo disse: “Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell’albero, di cui ti avevo comandato: Non ne devi mangiare, maledetto sia il suolo per causa tua!
Con dolore ne trarrai il cibo
per tutti i giorni della tua vita.
(Genesi 3, 17)

Oltre al dolore per il peccato commesso… siamo sicuri che valga la pena scegliere di essere indipendenti da Dio? Ovviamente no. Ma il diavolo si adopererà per farcelo credere, allettandoci con bocconcini avvelenati. Satana ha un unico scopo: distruggerci. Sa che se cominciamo ad affannarci e a preoccuparci per la nostra sopravvivenza, non avremo poi tempo di dedicarci a combatterlo. Farà di tutto per minare la nostra fiducia nel Padre e nella Sua provvidenza.

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