La volontà di Dio è sempre per il nostro bene

42E di nuovo, allontanatosi, pregava dicendo: “Padre mio, se questo calice non può passare da me senza che io lo beva, sia fatta la tua volontà”. (Matteo 26, 42)

Nel Getsemani, Gesù ha affrontato la tentazione suprema e ha vinto. Ha lasciato che la volontà del Padre fosse il suo cibo, anche in quel momento così tragico e doloroso. Il calice che doveva bere era amaro, ma Gesù sapeva che “tutto concorre al bene di coloro che amano Dio” (Rom 8,28).

Il sacrificio di Gesù è un esempio per noi. Molte volte infatti il Padre dispone per la nostra vita prove ed eventi non gradevoli, o ci chiede cose che vanno contro la nostra volontà. Subito ci lamentiamo: come è possibile che mi chieda proprio questo? Perché ha permesso che succedesse quest’altro? Ci comportiamo come i bambini ammalati, che piangono e si divincolano pur di non prendere l’amara medicina, anche se essa può guarirli. Un breve sapore sgradevole è molto meglio che una prolungata e potenzialmente mortale malattia. Dio è un Padre attento ed amorevole: non potrà mai farci del male o propinarci qualcosa di dannoso.

Satana invece opera tutto al contrario. Ci alletta con dolci e caramelle colorati e sgargianti, che però sono impastati con il veleno. Il loro aspetto è invitante, il loro sapore è dolce per un breve momento… ma le conseguenze che portano sono devastanti.

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