L’IMPORTANZA DI UN DONO

Un dono mal riposto è abominio e ostacolo ai Miei occhi

Figlio mio, stai attento e medita su quanto detto.

Un dono viene da Me, è quindi cosa sacra che scende dal cielo e che compare nella tua vita carnale. È un segno dall’alto che testimonia il Mio amore e la Mia carezza per te. È la Mia abbondanza e il Mio sì, che mai viene meno.

Mal riposto: significa “messo male”, custodito (riposto) nel modo sbagliato. Non basta riconoscere che una cosa è dono, va anche collocata bene. Bisogna considerarla per ciò che è: dono e non Dio, regalo e non diritto, misericordia e non condanna.

Abominio: è lo sputare davanti al Creatore. Non per dire: “non mi piace”. Ma anche solo: “non credo che l’userò”. Il dono è certamente un qualcosa in più ma, una volta acquisito, cambia la vita e, se uno ne è consapevole, non potrà mai trascurarlo. Farlo sarebbe superbia, presunzione, e ciò scatenerebbe la Mia ira. L’ira di Dio non è il cielo che comincia a tuonare, ma il Mio sguardo di disapprovazione per la Mia creatura, che ancora non comprende cosa è il bene, e neppure lo accetta pur se ne riconosce la fonte. Ciò mi provoca ira, e l’incomprensione umana crea un solco che genera dubbi, diffidenze e a volte paura di Me. Che sciocchezze.

Ostacolo: proprio il contrario di un dono. Esso dovrebbe semplificare, invece sembra un inciampo. Un dono può spingerti a lasciare tutto ciò che hai. Se tu non fossi in cammino con Me, lo vedresti come il più grosso inciampo per la vita. Che sciocchezza, ancora una volta.

Romani 11, 29: i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili.