Luce contro tenebre

1In principio era il Verbo,
il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
2Egli era in principio presso Dio:
3tutto è stato fatto per mezzo di lui,
e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.

4In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
5la luce splende nelle tenebre,
ma le tenebre non l’hanno accolta.
6Venne un uomo mandato da Dio
e il suo nome era Giovanni.
7Egli venne come testimone
per rendere testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
8Egli non era la luce,
ma doveva render testimonianza alla luce.
9Veniva nel mondo
la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
(Giovanni 1, 4-9)

A tutti è capitato di rimanere al buio qualche volta. C’è un temporale, un calo di tensione, e la corrente elettrica va via. Nessun preavviso: solo oscurità da un momento all’altro. La nostra reazione d’impulso è quella di cercare subito una torcia o delle candele, perché non ci piace stare al buio, soprattutto quando ancora dobbiamo fare delle attività. Quando la luce se ne va, rimaniamo sorpresi e un pò scocciati, perché non ce lo aspettavamo; non abbiamo spento noi l’interruttore. Però, quando la luce torna, esclamiamo di gioia, perché possiamo di nuovo vivere sicuri. Non temiamo più di inciampare o di sbagliare a prendere un oggetto piuttosto che un altro.

Eppure… molte persone non hanno gioito quando la Luce di Dio è giunta in mezzo a loro. Anzi hanno fatto di tutto per eliminarla: le tenebre non hanno accolto la luce (v.5)! Questo è paradossale se ci pensiamo bene. Le tenebre esistono solo quando non c’è luce; appena una fiamma prende vita, il buio automaticamente si dirada. Invece la Scrittura ci fa capire quanto determinante sia la libera scelta. La tenebra può dissolversi solo se permettiamo alla Luce di entrare.