Pensiero della settimana – MORTALE E IMMORTALE

“Questo vi dico, o fratelli: la carne e il sangue non possono ereditare il regno di Dio, né ciò che è corruttibile può ereditare l’incorruttibilità.” (1 Corinti 15,50)

L’essere umano è composto da anima, corpo e spirito. La sua essenza è perfetta, frutto d’amore da parte dell’Eterno e indefettibile. L’amore di Dio ricopre ogni creatura e la ammanta di regalità e splendore. Ma il nostro corpo è causa di molta sofferenza. La nostra sorte è serena e piena di luce, ma trova nella sua natura terrena ostacolo e dolore. I nostri bisogni, i sentimenti e le cose del mondo possono distrarci o indebolirci. Pertanto è necessario distaccarsi da ciò che ci può ingannare o addirittura sviare. È opportuno imparare a riconoscere ogni segnale di transitorietà nella nostra vita, per dedicarci solo allo scopo che ci guida nel nostro cammino: la conoscenza di Dio. Il nostro Creatore dona a noi ogni consolazione e ci promette di aver parte alla Sua eredità, la vita eterna. Il nostro spirito insieme al Suo, la Sua natura in noi fino in fondo. Col distacco dal nostro corpo terreno, saremo liberi e sereni. Due nature che si incontrano. Un Dio che ci chiama e ci rende simili a Sé. Perfezione e perfezione nostra in Lui. Abbraccio di ogni creatura col Suo datore di vita. È necessaria la nostra dipartita dal mondo perché ciò accada. Perché la mortalità e l’immortalità si incontrino, il nostro corpo se ne deve andare. E così sarà.