Pensiero della settimana – ONORE E GLORIA

“Per me la sorte è caduta su luoghi deliziosi, è magnifica la mia eredità.” (Salmo 16/15, 6)

Mai nessuno ambirebbe al martirio o all’esclusione. Tutti noi vediamo come gloria personale la nostra riuscita nell’ambiente lavorativo, relazionale, familiare. Cerchiamo il successo e la vittoria, ma raramente ne siamo soddisfatti. L’uomo cerca un appagamento nelle circostanze che vive e nei contesti in cui si trova, ma sperimenta più volte la stanchezza, la frustrazione, il voler ancora di più. Tutto ciò che desideriamo non deve trovarsi fuori da noi stessi, perché altrimenti la nostra sorte dipende sempre da altro. Tutto quello a cui dovremmo ambire consiste in un essere, in uno stato che non deriva dalle proprie emozioni, ma solo da ciò che siamo e crediamo. Chi brama e si pone alti obiettivi raramente vivrà la sua quotidianità nella pace, ma sarà governato da smania e senso di impotenza. Cosa è allora per noi la gloria? È essere appagati oggi, è essere sereni e accontentarsi? Niente di tutto ciò. La gloria che noi cerchiamo è la vittoria più eclatante che possiamo immaginare: la resurrezione della nostra carne e l’eternità del nostro spirito. Siamo nati per non morire, siamo per sempre, l’eternità è il nostro futuro. Che fretta c’è nel conquistare cose del mondo? Chi comprende ciò vive sereno e fiducioso nel suo presente.