Il Signore ha un profondo desiderio. Vuole benedire ogni azione che facciamo ogni giorno. Vuole che nulla sia più fatto da noi in modo automatico. Noi ci svegliamo, preghiamo, ci sistemiamo, andiamo a lavorare… tutto in modo meccanico.
Dio vuole che ciò cambi in noi, e che noi diventiamo sempre più consapevoli di tutte le nostre azioni, perché siano delle scelte e non eventi ripetitivi e abitudinari.
Dio vuole dare la Sua potenza e la Sua benedizione al nostro agire, e ci chiede il permesso di farlo. Egli intende sfruttare ogni nostro momento per benedirci e per benedire, ma ha bisogno del nostro deliberato sì.
Dietro a un incontro al supermercato, alla fila alla posta, davanti ad un negozio, il Signore può offrirci la Sua benedizione in modo specifico.
Quante volte, ripensando alla nostra storia, abbiamo incontrato inaspettatamente una persona, e da allora la nostra vita è cambiata per sempre? Quelle “casualità” sono le opportunità del Signore, da Lui impiegate per conversioni e cambiamenti epocali in noi e nel prossimo.
Vorremmo che ciò si ripetesse ancora e ancora, sotto la nostra esplicita richiesta mattutina e nel sigillo del Dio della provvidenza che opera per mezzo nostro?
Il Signore sa che, nei momenti più importanti della nostra giornata, noi lo cerchiamo già perché Lui ci possa donare discernimento, pazienza ed amore. Ma vuole fare di più: vuole che noi gli concediamo il nostro totale permesso di benedire anche il gesto più piccolo da noi compiuto. Come?
Invocandolo fin dal mattino come Dio della nostra giornata e delle nostre azioni. Presentandogli tutto ciò che abbiamo in programma di fare nelle parti essenziali.
Prima di uscire di casa, troviamo qualche minuto di tempo per dedicare al Signore questo tipo di preghiera. Così Lui poggerà su di noi abbondanti risorse, che noi non possiamo neppure immaginare.