SULLA STESSA STRADA

Quando ci innamoriamo, abbiamo un grande desiderio dentro di noi: cominciare un cammino insieme. La nostra natura tende a questo: a pensare, progettare, agire, tutto in coppia. La voglia di condividere la vita, di crescere insieme, di conoscersi è massima e sana. Ma non sempre essa è nel Signore. Perché? Perché l’uomo spesso vuole fare tutto da solo, ha fretta di accomodarsi e intende consumare il rapporto con velocità. Non si allinea ai tempi del Signore tra lui e l’amata del suo cuore. Riconosce che Dio gli ha fatto un dono grande, ma vuole viverlo a modo suo.

Non potrà farlo. Il Signore fa del Suo ciò che vuole, tanto più in una coppia che Lui intende unire.

Dobbiamo ricordarci sempre una cosa: è Dio che lega due persone, non loro stesse. È Dio che sceglie i tempi, non loro. È Lui il Dio della nostra vita, e a Lui tutto va restituito.

Non dobbiamo temere nulla: ciò che Dio unisce non finisce e tutto sarà all’interno della coppia nella Verità, perché Dio è dentro il rapporto d’amore.

Pensiamo al fidanzamento come un cammino, composto da tre persone: tra lui e lei c’è il Dio dell’Amore e della Verità, e nulla di male può accadere, se i due continuano a scegliere il Signore e non loro stessi da allora in poi. La strada battuta è dorata, e ricca di rinuncia ai propri desideri in nome di un Qualcosa di più grande.

Finché si è fidanzati i due non sono ancora una sola carne, ma camminano comunque vicino, mano nella mano, guardando non l’uno negli occhi dell’altro, ma nella stessa direzione. È in questo sguardo che traggono la forza per andare avanti nel loro rapporto, e il loro percorso è nella comunione e nel massimo bene.

È molto importante capire un concetto: i due fidanzati vivono col Signore un rapporto indipendente e personale, e non è detto che siano allo stesso punto nella fede. Ciò non è un problema agli occhi di Dio, che ha permesso l’incontro e l’inizio del cammino.

Garanzia di un buon fidanzamento e indice di un amore felice e nel Signore è riconoscere la propria libertà nell’amare il compagno e sapere sempre che si è scelto di amarlo nella Verità, non per tornaconto personale.

* Giovanni 7, 18: Chi parla da se stesso, cerca la propria gloria; ma chi cerca la gloria di colui che l’ha mandato è veritiero; e in lui non c’è ingiustizia.