Un dono per te – purificazione e purezza

  • forbici, setaccio, colino, filtro. Dopo si aggiunge il filo per ricamare.

Potatura, dolore, scelta.

La scelta è una questione di purezza: dopo aver filtrato, rimarrà solo il meglio di me. Così può compiersi l’opera di Dio in noi, attraverso un ricamo finissimo. Il lavoro finale sarà perfetto, grazie alle nostre ripetute scelte in Lui. Il taglio che è avvenuto è per la purificazione, il risultato conseguito è la purezza. Nessuno è puro per natura. Lo è solo in Cristo, nostro difensore. Noi dobbiamo solo sceglierlo: è nel cammino di purificazione che si stabilisce la nostra appartenenza al suo Regno. Siamo di Cristo perché lo seguiamo, lo scegliamo e diamo a Lui il nostro sì.

La purezza è così importante perché indica quanto siamo di Lui e non del mondo. Chi pensa alle cose di lassù ha abbandonato sotto la croce la sua carnalità, le passioni e le concupiscenze. Bisogna portare tutto alla croce, permettere che si operi il taglio, filtrare e depurare.

Siate santi, perché Io sono santo, dice il Signore.

È dalla purezza che si vede a chi apparteniamo. Il no al mondo si gioca su questo piano. A braccetto di chi stai andando? La purezza è propria di chi sceglie il Signore: siamo puri perché, rivestiti di Lui, diventiamo candidi come la neve.

L’occhio di Dio ci guarda, vede cosa c’è nel nostro cuore, sede della nostra purezza. Il nostro sì a Lui non deve essere sofferto, ma un atto d’amore incondizionato. Se seguiamo Dio, nulla di importante andrà perduto. Scommettere la propria vita sulla purezza è garantirsi l’eternità.

La nostra felicità consiste nell’essere in comunione con le bellezze del creato: si è felici se ci sentiamo nel mondo meraviglioso creato dal Padre, con le persone che Lui ha scelto per noi. Non dobbiamo avere paure o timori di partire in svantaggio: l’appagamento del cuore è possibile solo se si è in comunione con Dio. Tutto il resto è solo sofferenza.

* Siracide 30, 1-13 (l’educazione)