Una scomoda visione

14Come molti si stupirono di lui
– tanto era sfigurato per essere d’uomo il suo aspetto
e diversa la sua forma da quella dei figli dell’uomo –
15così si meraviglieranno di lui molte genti;
i re davanti a lui si chiuderanno la bocca,
poiché vedranno un fatto mai ad essi raccontato
e comprenderanno ciò che mai avevano udito.
(Isaia 52, 14-15)

1Chi avrebbe creduto alla nostra rivelazione?
A chi sarebbe stato manifestato il braccio del Signore?
2È cresciuto come un virgulto davanti a lui
e come una radice in terra arida.
Non ha apparenza né bellezza
per attirare i nostri sguardi,
non splendore per provare in lui diletto.
3Disprezzato e reietto dagli uomini,
uomo dei dolori che ben conosce il patire,
come uno davanti al quale ci si copre la faccia,
era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima.
(Isaia 53,1-3)

Ecco il volto di Gesù. E’ quello di un condannato a morte, sfigurato dalle percosse e dalle violenze, sanguinante, piegato dal dolore e dagli insulti. E’ questo il volto di Dio.

Gesù si identifica con tutti i bisognosi, gli ammalati, i disprezzati, perché Lui stesso lo è stato. Prima di mostrarsi nella Sua gloria, Dio si presenta nella sofferenza e nella croce. Dobbiamo avere il coraggio, se lo vogliamo, di guardare Gesù, dietro chiunque Egli si nasconda. Non voler vedere equivale a essere ciechi, di una cecità spirituale che non è altro che incredulità e superbia.